Caro Ginatempo,
faro' girare la tua proposta come richiesto. Nel frattempo, e a caldo (cioe' senza aver riflettuto piu' che tanto), ti espongo alcune mie considerazioni.
Il problema della carenza delle vocazioni in Scienza e Tecnologia e' un problema generale del mondo occidentale con la sola eccezione degli USA perche' li' offrono condizioni tali (non solo retributive) da poter attrarre il meglio che viene prodotto negli altri Paesi.
Questo problema ha molte origini diverse tra cui, elemento tutt'altro che trascurabile, il fatto che una carriera in Scienza e Tecnologia e' molto meno attraente di altre carriere (economia, legge, lettere, medicina ecc.) non solo per la difficolta' e lunghezza di percorso, non solo per l'insufficiente retribuzione ma anche per la scarsa considerazione sociale.
Questo ovviamente non puo' essere risolto con un progetto come quello che proponi (ma non per questo il progetto deve essere rifiutato). Un altro problema, e questo si' puo' essere affrontato dal tuo progetto, e' l'insufficiente numero di giovani che, dopo aver fatto magari il liceo scientifico, si iscrivono a facolta' scientifiche. A mio giudizio questo avviene non solo per i motivi di cui al punto precedente (in realta' sono pochi i giovani che a livello di immatricolazione danno molto peso agli aspetti economici e di riconoscimento sociale) ma perche' la scienza viene presentata nella scuola (e a volte anche all'Universita') come una cosa ARIDA, DIFFICILE, RIGIDA. Credo che andrebbe fatto un serio sforzo per far capire che la conoscenza scientifica ha gli stessi pregi di qualsiasi altra forma di conoscenza e in piu' offre l'aspetto pratico di poter comprendere e controllare un po' di piu' la realta' quotidiana che ci circonda. Comprendere il perche' di certi fenomeni e capire le leggi che li regolano non solo permette di fare previsioni realistiche ma soprattutto e' altrettanto piacevole che leggere un'opera classica, ascoltare della buona musica, gustarsi una scultura o un quadro ecc. Se poi si passa dal campo della pura usufruizione a quello dell'attivita' in Scienza e Tecnologia, bisognerebbe riuscire a far capire ai giovani che l'attivita' di ricerca e' CREATIVA e che la soddisfazione di una sia pur piccola scoperta e' del tutto paragonabile a quella di chi ha scritto una poesia, composto un pezzo musicale o dipinto un quadro.
Spero di non averti tediato e che, al contrario, questi spunti ti possano essere utili.
Augurandoti il massimo successo ti saluto cordialmente
Toni Drigo